L’obiettivo è offrire un prodotto sempre migliore ai nostri clienti. Con l'integrazione di SpaceSense, grazie alle immagini da satellite e alla earth observation, saremo in grado disviluppare tecnologie per la sostenibilità a maggior velocità, perché saremo un unico gruppo di lavoro. SpaceSense è stato un nostro fornitore dal primo giorno, quindi ci conosciamo da tempo. Con questa integrazione ci compattiamo, diventando ancora più efficienti e veloci per il mercato.
Da parte sua GreenfieldTechnologies è un’azienda spagnola, attiva sia in Spagna che nei paesi limitrofi. Loro sono particolarmente attivi sull'agricoltura rigenerativa, che prevede nuove pratiche per rigenerare il suolo e permettere all’agricoltura di avere un futuro a lungo termine, ed è un importante trend di mercato. Loro hanno grande esperienza su questo fronte e offrono soluzioni tecnologiche che aiutano le aziende agricole a implementare questo approccio. L’integrazione con loro è l’opportunità per una sinergia importante, da una parte per accelerare sul mercato spagnolo e altri mercati limitrofi, e dall’altra per integrare tutte le tecnologie in un’unica piattaforma in modo da offrire un servizio ancora più avanzato ai nostri clienti.
Esatto e ci piace esserlo, anche per motivi di cultura, di mindset. Stiamo andando nella stessa direzione dei nostri clienti europei e globali.
Noi avevamo già dei clienti in comune, che utilizzavano i nostri rispettivi servizi. Ora saremo in grado di offrire questi servizi in modo congiunto e ottimizzato, agendo come un'unica azienda. I grandi player globali vogliono proprio questo, avere un unico fornitore in grado di offrire loro una palette di servizi per le loro necessità. Inoltre i colleghi di Greenfield Technologies hanno un grande know-how agronomico, lavorano molto sul campo e lo fanno molto bene. Sono una delle poche aziende che riescono a calibrare i propri modelli agronomici sul campo. E adesso anche noi di xFarm Technologies possiamo contare su quella expertise.
L’aspetto più importante è la velocità di implementazione. I nostri gruppi di R&D e di sviluppo si uniranno, lavorando insieme, e questo avrà un impatto positivo sulla velocità. Il mercato è rapidissimo in molti ambiti e questa operazione è volta anche a portare efficienza allo sviluppo e, di conseguenza, ai clienti, che potranno disporre di servizi sempre più avanzati in meno tempo.
Non ci sarà un grande cambiamento da questo punto di vista perché siamo già abituati ad avere membri del team in aree e regioni diverse. Però stiamo spingendo sempre di più per avere un modo di lavorare che favorisca sempre l’efficienza, anche con un team distribuito in varie parti del mondo. Ad esempio, usiamo una chat interna dove condividiamo tutto quello che serve condividere, favorendo questo genere di comunicazione rispetto alle riunioni. Inoltre decentralizziamo le responsabilità, in modo che ogni team lavori sui propri obiettivi. I colleghi di SpaceSense, ad esempio, si occupano di tutto lo sviluppo satellitare e continueranno a farlo, portando avanti le responsabilità che avevano prima.
Già il 2025 sembra lontanissimo, il 2030 ancora di più. Sai, per una scale-up che va a mille, un anno è percepito come un'era geologica! Il nostro obiettivo è continuare a crescere e trasformarci da azienda paneuropea ad azienda globale. Abbiamo già clienti fuori dall'Europa e vogliamo continuare a portare le nostre competenze anche in altri continenti.
Esatto. Loro sono molto attivi sul Nordafrica, soprattutto in Marocco, Algeria ed Egitto, che sono comunque paesi limitrofi, con situazioni climatiche in parte simili, e che Greenfield Technologies conosce molto bene.
È così. Siamo già presenti in India, è un mercato enorme che offre grandi opportunità: in Europa gli agricoltori sono circa 9 milioni, in India sono 140 milioni, con un’età media più bassa che in Europa. Ciò significa che quella degli agricoltori è una generazione di digital native, in India, con un approccio veloce alla tecnologia. Infatti stiamo vedendo che alcuni competitor locali sono molto avanzati su dei servizi che in Europa non esistono ancora.Gli agricoltori indiani sono già abituati ad acquistare i prodotti agricoli via app, per esempio, cosa che qui non fanno.
L’agricoltura biologica si è rafforzata molto sul mercato in questi anni ed è destinata a continuare a occupare il suo posto. Il grande trend che stiamo vedendo adesso è quello dell’agricoltura rigenerativa. Nell’ultimo secolo c’è stato un forte sfruttamento dei terreni e con l’agricoltura rigenerativa si vuole ripristinare la salute del suolo il più possibile. Non è una transizione scontata perché da una parte è in ogni caso fondamentale garantire una resa perché la popolazione aumenta e c’è bisogno di produrre alimenti per tutti. Dall’altra, quando si parla di sostenibilità, bisogna pensare anche alla sostenibilità economica delle aziende agricole. Quando c’è un cambiamento nulla è mai scontato e non è una cosa da poco riuscire a sanare i terreni a lungo termine e fare in modo che ciò sia economicamente sostenibile per le aziende agricole. È una transizione molto complessa ma senza dubbio è il futuro.
Uno degli obiettivi è rendere facile da fruire una tecnologia che in realtà è molto complessa. È quello che accade con ChatGPT, ad esempio. Si tratta di una tecnologia estremamente complessa però usarla è molto facile: si scrive una domanda e si riceve una risposta. Noi facciamo la stessa cosa, prendiamo tecnologie di image computing o machine learning e le offriamo alle aziende in modo che possano fruirne con grande facilità. Una delle ultime feature che abbiamo rilasciato è il riconoscimento malattie: io faccio la foto a una foglia che presenta delle anomalie e, attraverso una semplice foto, l'app è in grado di identificare quali possono essere le cause delle anomalie e dare un suggerimento. Penso che questo sia un bell'esempio di tecnologie molto complesse ma facili da utilizzare, che possono rendere le aziende più efficienti. Così, invece di chiamare l’agronomo e fargli fare chilometri in macchina, ad esempio, possono identificare il problema e risolverlo velocemente.
Ogni area geografica ha una situazione diversa. Una sfida comune in tutto il mondo è riuscire a produrre di più, meglio, e a fare in modo che le aziende agricole continuino ad avere margini, a esistere. Senza dubbio il cambiamento climatico ha e avrà un impatto sempre più importante sull’agricoltura, gli agricoltori lavorano letteralmente sotto il cielo. Difronte ha queste vulnerabilità, dobbiamo lavorare per migliorare la resilienza delle aziende agricole. In questo la tecnologia gioca e giocherà un ruolo fondamentale, dal giorno uno in xFarm Technologies ci siamo rimboccati le maniche per fornire le migliori soluzioni tecnologiche e continueremo a farlo, da oggi con ancora più forze e conoscenze.