11/2/2025

Gelate tardive: un’intera annata agraria rovinata in poche ore

Valentina Dalla Villa
Communication & Event Specialist

Le gelate tardive non perdonano e, nel giro di poco tempo, possono causare gravi danni alle colture, anche permanenti in caso di piante legnose, provocando perdite di resa significative. Purtroppo, coi cambiamenti climatici, questi eventi sono diventati sempre più frequenti. È possibile difendersi? Come proteggere le piante? Scopriamo insieme vecchi e nuovi strumenti a disposizione degli agricoltori.

Partiamo dalle basi: una gelata può essere definita come un repentino abbassamento della temperatura dell’aria sotto gli zero gradi centigradi prolungato per diverse ore. L’aggettivo tardiva indica che la gelata avviene in un periodo dell’anno in cui non dovrebbe avvenire, o comunque è raro che avvenga.

Perché avvengono le gelate?

Le gelate sono eventi atmosferici che possono essere causati da diversi fattori, da qui la classificazione in:

  • Gelate per avvezione: sono causate dall’arrivo di masse d’aria fredda che provocano l’abbassamento della temperatura sotto gli zero gradi centigradi.  Nello specifico si parla di avvezione sinottica se la massa d’aria fredda arriva dall’Europa nord-orientale e di gelate locali se la gelata è causata dalla discesa di aria fredda da un rilievo montuoso o collinare.
  • Gelate per irraggiamento: sono causate dalla perdita di calore (e quindi raffreddamento) del terreno e dal conseguente raffreddamento dell’aria a contatto con esso. Più l’aria è secca e ferma, più essa si raffredderà: proprio per questo sono favorite da giornate limpide e con assenza di vento.
  • Gelate miste: sono gelate le cui cause possono essere una combinazione di avvezione e irraggiamento.  

Le gelate sono un problema per l’agricoltura?

Di per sé no, a patto che avvengano durante il risposo vegetativo della pianta, quindi nei mesi prettamente invernali. Le piante hanno sviluppato diversi sistemi di difesa dalle basse temperature, ad esempio aumentando la concentrazione salina dei liquidi intracellulari, abbassandone di conseguenza la temperatura di congelamento. Questo fenomeno è detto abbassamento crioscopico ed è la stessa logica per cui si butta il sale sulle strade quando c’è ghiaccio.

E se le gelate sono “tardive”?

Il vero problema in agricoltura non sono le gelate in sé, ma le gelate tardive, in quanto avvengono in un periodo dell’anno, tipicamente primavera, in cui la pianta ha già ripreso a vegetare. In questi casi essa non avrà in atto meccanismi di difesa e le temperature sotto zero possono far congelare l’acqua intracellulare, provocandone un aumento di volume e una conseguente rottura delle membrane cellulari. Le gelate tardive, se di forte entità, possono letteralmente azzerare la produzione di tutta l’annata agraria e, nel peggiore dei casi, compromettere la salute della pianta.

Come risolvere il problema?

Essendo il clima un’entità impossibile da controllare, la parola chiave è prevenzione. Esistono diversi metodi utilizzati in agricoltura per difendere le proprie coltivazioni dalle gelate tardive e, se attivati tempestivamente, possono letteralmente salvare l’annata:

  • Accensione di fuochi o candele antigelo lungo i filari per riscaldare l’aria. Non è la soluzione più comoda e sostenibile ma è sicuramente molto scenografica.
  • Utilizzo di ventilatori per favorire il ricircolo d’aria e quindi evitare che essa si fermi sulla superficie del terreno favorendone l’abbassamento di temperatura.
  • Irrigazione antibrina: consiste nel nebulizzare acqua sulla chioma delle piante durante tutta la durata della gelata. In questo caso si sfrutta il principio fisico per cui durante un cambiamento di stato dell’acqua la temperatura rimane costante: nel caso del cambiamento di stato da liquida a solida (ghiaccio) la temperatura rimane di zero gradi centigradi, proteggendo le parti delicate della pianta dalle temperature esterne più rigide. Questo fenomeno avviene finché c’è acqua trasformabile in ghiaccio, per questo l’irrigazione deve avvenire per tutta la durata della gelata.

Come può xFarm aiutare a prevenire le gelate tardive?

xFarm può aiutare a prevedere quando si verificheranno le gelate, permettendo di attivare per tempo i metodi di protezione citati.

Grazie al Modulo allerte presente nell’applicazione, è inoltre possibile impostare delle notifiche personalizzate in grado di avvisare quando determinate condizioni si verificano. Ad esempio, si può impostare un’allerta che scatti quando la temperatura scende sotto gli zero gradi per più di due ore, inviando un SMS che avvisa in tempo reale della situazione. In questo modo, si può intervenire tempestivamente per proteggere le proprie colture con le strategie di mitigazione.  

I sensori che si possono usare per raccogliere i dati su cui si basano le allerte includono la classica stazione meteo, ma soprattutto il sensore per la misura della temperatura del bulbo umido. Questo parametro è particolarmente utile per prevedere le gelate perché fornisce un'indicazione più accurata della temperatura effettiva che può raggiungere una superficie esposta, come il suolo o le colture.

Infine, il Modulo Agrometeo permette di avere delle previsioni precise, che aiutano a capire quando le gelate colpiranno e a mettere in atto misure preventive.

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